ASSICURARE L’ACQUA AGLI ALLEVATORI DEL COMPRENSORIO DEI SICANI

Nuove difficoltà per gli allevatori operanti nel vasto comprensorio dei Monti Sicani dove gli allevamenti costituiscono un punto di riferimento di straordinaria importanza per la vita e per lo sviluppo del territorio, per l’economia locale e regionale e per le potenzialità occupazionali che esprime.

Agli effetti derivanti dalle penalizzanti limitazioni imposte dalla pandemia, dalla prolungata siccità e dalla conseguente mancanza di pascolo e di abbattimento delle altre produzioni e dalla crisi generale che investe tutti i settori, si devono aggiungere le drammatiche conseguenze determinate dalla mancata o insufficiente erogazione dell’acqua per l’abbeveraggio del bestiame allevato e per le esigenze dei caseificatori.

La situazione venutasi a determinare anche per il continuo aumento delle temperature, ha messo in ginocchio tanti operatori chiamati, loro malgrado, ad affrontare una nuova emergenza, di grande portata e di non semplice soluzione anche perché l’intervento, alquanto utile e particolarmente apprezzato, di alcuni Comuni, se si rende prezioso per rimediare qualche emergenza, non può mai risolvere il problema.

La questione è emersa nel corso di un incontro del Diprosilac i cui dirigenti, nel recepire le istanze dei produttori interessati, hanno sposato la causa impegnandosi ad intervenire presso le competenti autorità per rappresentare la situazione venutasi a determinare e per sollecitare l’adozione di provvedimenti adeguati ai bisogni ed alle richieste degli operatori della zona.

Il Distretto di conseguenza, con specifiche lettere del presidente Enzo Cavallo, si è rivolto al Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, per sollecitare la normalizzazione della erogazione idrica in tutto il territorio e di dare vita ad un confronto con gli utenti per mettere in condizione gli imprenditori di poter programmare la propria attività, ed ai massimi vertici della Regione (Presidente Nello Musumeci, assessore agricoltura Tony Scilla e dirigente generale del dipartimento agricoltura Dario Cartabellotta) per l’adozione di tutti i provvedimenti che si rendono necessari per la radicale e definitiva soluzione dei problemi strutturali del comprensorio sia per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico che per tutto ciò che interessa la viabilità rurale e non.

Bisogna intervenire con la massima urgenza – spiega Sebastiano Tosto, vice presidente del Diprosilac – tante imprese non sanno come far fronte. Da tenere conto che il problema investe le aziende zootecniche che, insieme, costituiscono secondo polo zootecnico siciliano. Nonostante tutto vogliamo essere fiduciosi nelle iniziative che può mettere in campo il Governo Regionale che, ben conoscendo quanto sia prioritario, già in passato ha provato a dare risposte finanziando la misura sui laghetti collinari

Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo difronte ad una situazione così drammatica – ha sottolineato l’allevatore Liborio Mangiapane, consigliere del Distretto e direttamente interessato al problema – ma quest’anno è stato superato ogni limite. Occorre trovare presto  una soluzione ed il Consorzio di Bonifica può e deve fare quanto necessario. E’ grave però il fatto che non ci sia stata data, fino ad oggi, la possibilità di dialogare coi dirigenti dello stesso Consorzio”.